Da diversi anni riproduciamo Il Khorasan, coltivato in azienda, chiamato Saragolla sin dai tempi del medioevo, ed è il nome di una vecchia varietà di grano simile al Cappelli.
Il Khorasan deve il suo nome alla parola egizia che indica il grano e che secondo gli egittologi significa anche "anima della terra". Antenato del grano duro il Khorasan raggiunge un'altezza due volte superiore a quella del frumento comune e inoltre, offrendo una buona resa anche senza l'impiego di fertilizzanti e pesticidi, si sta rapidamente diffondendo come coltura biologica
Cenni storici
La leggenda vuole che il Khorasan sia stato scoperto e portato negli Stati Uniti da un pilota che, durante la Seconda Guerra Mondiale, ne aveva trovato alcuni semi in un antico sarcofago nelle vicinanze di Dashare in Egitto. Presa una manciata di essi, li affidò a un amico che li inviò a suo padre, cerealicoltore del Montana, il quale li seminò ottenendo piante esattamente uguali a quelle del frumento ma di dimensioni molto più grandi. L'agricoltore battezzò il cereale "grano del re Touth" e lo vendette come curiosità alla fiera agricola locale, ma la novità perse presto la sua attrattiva e fu solo negli anni '80 che l'interesse nei confronti del kamut tornò a rifiorire. Oggi è coltivato in zone limitate degli Stati Uniti e del Canada.
Descrizione
Simile al grano duro nell'aspetto, il Khorasan contiene tuttavia il 20-40 % in più di proteine, grassi, vitamine e minerali. Grazie al suo sapore naturalmente dolce e burroso, si presta perfettamente alla preparazione di torte, biscotti, paste e pane.
Metodo di preparazione
Per cucinare il Khorasan, si portano a ebollizione tre parti di acqua e si aggiunge una parte di cereale e una presa di sale. Il Khorasan richiede fino a due ore di cottura.
Per cucinare il Khorasan, si portano a ebollizione tre parti di acqua e si aggiunge una parte di cereale e una presa di sale. Il Khorasan richiede fino a due ore di cottura.
Contenuto Nutrizionale
Il Khorasan è un'eccellente fonte di proteine, acidi grassi essenziali, vitamine e minerali: in particolare è ricco di selenio, magnesio, zinco e vitamina E. Il suo contenuto di glutine non lo rende tuttavia adatto alla dieta di soggetti celiaci, come invece lo può essere solo il Farro Monococcum.